Differenze tra Memory Foam e Lattice
Il riposo è, come sappiamo, fondamentale per ricaricare le energie perse durante le attività quotidiane e per affrontare ogni giornata nel modo migliore, con la carica giusta e senza doversi preoccupare degli eventuali mal di schiena e dolori che ci potrebbero affliggere al risveglio.
Nonostante il riposo sia un’attività che occupa una grande parte della nostra vita quotidiana, spesso non si dà l’adeguata importanza alla superficie che ci sostiene durante questo periodo di tempo: il materasso. Risponde alle mie reali necessità di riposo? Rispetta la mia fisionomia? Sostiene il mio corpo nel modo corretto? I materiali che lo compongono sono giusti per me?
Sono, queste, solo alcune delle domande che ognuno di noi dovrebbe porsi allo scopo di assicurarsi un riposo di qualità, che ci permetta di ricaricare le nostre energie ed evitare quei fastidiosi problemi che ci potrebbero tormentare per il resto della giornata, impedendoci di manifestare il meglio di noi in ogni situazione.
In questo articolo rispondiamo ad una delle domande più frequenti: Qual è la differenza tra Memory Foam e Lattice?
Il Memory Foam
Nato nei laboratori della NASA negli anni ‘60 ed utilizzato per proteggere astronauti e piloti dagli urti, data la sua capacità di assorbire la pressione in modo bilanciato e garantire ergonomia e comfort, il Memory Foam ha trovato numerose applicazioni in campo medico e sportivo, per poi diffondersi rapidamente in ambito domestico, nella creazione di materassi per il riposo di tutta la famiglia.
Il Memory è infatti un materiale in poliuretano in grado di assorbire e redistribuire in modo adeguato la pressione esercitata dal corpo sulla superficie del materasso, favorendo il rilassamento dei muscoli e una corretta circolazione sanguigna. Si tratta quindi di un materiale spugnoso, capace di adattarsi perfettamente alla forma del tuo corpo, garantendone la corretta postura, e di sostenerne il peso e la struttura in modo ottimale. Il Memory Foam ha infatti un tempo di recupero della forma originaria molto rallentato rispetto agli altri tipi di materiali, fatto che ne determina la sua estrema confortevolezza e capacità di supporto.
Diversi studi hanno riconosciuto i benefici che tale materiale è in grado di apportare alle persone affette da mal di schiena e dolori articolari, essendo un materiale in grado di adattarsi alle differenti caratteristiche dell’utilizzatore. Esso è caratterizzato inoltre da termovariabilitilà, ovvero la capacità di adattarsi in modo ottimale alla temperatura corporea, redistribuendo l’energia termica prodotta e garantendo una continua ventilazione.
Il lattice
Materiale impiegato nella creazione di diversi prodotti, dagli pneumatici, alle guarnizioni, fino ai guanti igienici, il lattice ha trovato il suo impiego nella creazione di materassi agli inizi degli anni ’30. Il primo materasso in lattice venne infatti creato nel 1928, da John Boyd Dunlop, fondatore dell’azienda produttrice di pneumatici con lo stesso nome.
In particolare, il lattice può essere di origine naturale, in forma di emulsione di caucciù in acqua, o sintetica e, in genere, viene utilizzato nella creazione di materassi in due principali forme: Talalay e Dunlop. Questi diversi tipi di materassi in lattice si differenziano tra loro per la densità che li caratterizza.
Il Talalay è infatti un tipo di lattice più leggero, essendo composto da una maggior percentuale di aria, che tuttavia è caratterizzato da una minore durabilità, avendo la tendenza a deformarsi più velocemente. Il Dunlop invece, nonostante la maggiore durabilità, è più denso, pesante e meno traspirante, cosa che rende il materasso poco arieggiato e caldo.
Per quanto riguarda le caratteristiche di assorbimento, i materassi in lattice sono generalmente caratterizzati da un tempo di recupero molto più rapido rispetto al Memory, che ne determina la minore capacità di assorbire la pressione esercitata dal corpo e di modellarsi attorno alla sua forma.
Il lattice tenderà inoltre a deformarsi in tempi più brevi, perdendo rapidamente la sua forma originaria.